Leonardo di Noblat
Leonardo nacque tra il 491 e il 496, cioè verso la fine del V secolo nel castello di Vedone, antico “castrum Vendonicense”, nel villaggio di Correy vicino ad Orleans (Francia). I suoi genitori erano dignitari alla corte dei Franchi, forse appartenevano a famiglie romane stabilitesi in Gallia da molto tempo. Dei suoi fratelli si ricorda solo Lipardo che compare più tardi nella vita di Leonardo. Fu battezzato con rito solenne dal vescovo di Reìms, San Remigio, che in seguito si interessò moltissimo della sua educazione cristiana. Gli fece da padrino Clodoveo, Re dei Franchi che in seguito gli concesse la facoltà di liberare i prigionieri che avesse incontrato e ritenuto innocenti. Leonardo sfruttò questa opportunità liberando un gran numero di persone ridotte in condizioni miserevoli e prive di libertà. Leonardo rifiuto’ l’offerta della sede vescovile che gli sarebbe spettata, preferendo ritirarsi in un monastero ad Orléans con queste parole “Principe, date la mitra pontificale a coloro che la desiderano. Io mi accontento di lodare il Signore conducendo una vita da eremita”. Trascorse la sua infanzia e fanciullezza nella serenità della sua famiglia, educato ad essere un buon cittadino, un buon cristiano, un valoroso soldato, un perfetto uomo di corte, che continuasse le tradizioni familiari. Sentiva grande attrazione per la preghiera e spesso chiedeva al sacerdote di parlargli di Gesù, di Maria, degli apostoli e dei Santi. La vita di Gesù a Nazareth lo interessava e lo commoveva. Gesù fanciullo era il modello a cui lo consigliavano di ispirarsi i suoi educatori ed egli, come Gesù, obbediva a tutti. Leonardo pur svolgendo, con vivo spirito di soprannaturale carità, l’apostolato cristiano tra le classi più bisognose del suo tempo, si sentiva sempre più attratto per una vita di maggior ritiro dove attendere nella meditazione e nel lavoro ad una più intensa unione con il Signore per purificare la sua anima e santificare se stesso. Fu ciò che lo spinse a rinunciare alla pingue eredità paterna e a distribuire ai poveri di Cristo quanto possedeva. Rinunciò alle ricchezze, agli onori, alla sicura carriera civile, politica, militare, ed ecclesiale che molti coetanei gli invidiavano e scelse la vita monastica per essere più intimamente unito a Gesù. Lasciò tutti e tutto con la benedizione di San Remigio. Anche il fratello Lipardo volle seguirlo ed imitarlo. I due fratelli bussarono alle porte dell’abbazia di Micy e li accolse l’abate San Mesmino. Alla morte dell’Abate San Mesmino, credette giunto il momento opportuno per tentare di realizzare la sua scelta di vita. Divenuto diacono, lasciò il monastero di Micy per cercare nella foreste aspre e selvagge un ritiro solitario più adatto al sua ideale religioso. Con una bisaccia e un bastone Leonardo s’allontanò e si diresse in Aquitania per farsi Santo nelle foreste di Pauvain nel Limosino. Ebbe tanti seguaci e la fama della sua santità arrivò fino al re che ne richiese l’intervento quando la regina transitando in quella zona venne sorpresa dalle doglie del parto. L’intervento di Leonardo lenì i dolori della regina che poté dare alla luce il suo bambino. Il re Clodoveo per riconoscenza gli concesse la parte di bosco che sarebbe riuscito a desciverne in un giorno a dorso d’asino. Qui Leonardò edificò un oratorio intitolato a Nostra Signora di sotto gli alberi ed eresse un altare in onore di san Remigio. Scavò con le sue mani un buco in terra che si riempì miracolosamente d’acqua dando origine ad un pozzo, ancora esistente ai giorni nostri, che venne nominato nobiliacum in ricordo della donazione regale. La sua dimora era una semplice capanna di frasche, sotto un annoso albero. leonardo, entro’ nella Luce Divina, il 6 novembre dell’anno 559 sulla nuda terra circondato dai suoi discepoli che lo veneravano già in vita come un santo. Dal nobiliacum prese il nome anche la cittadina che si andò formando attorno al monastero e che inizialmente prese il nome di Noblac, quindi Noblat e oggi è chiamata Saint-Léonard-de-Noblat in onore del suo illustre fondatore.
Culto nel mondo
Il monastero con le spoglie di Leonardo divenne presto meta di pellegrinaggio di fedeli. Il culto però si diffuse in tutt’Europa a partire dall’XI secolo, contemporaneamente alle crociate. Un grande contributo al suo culto lo dette anche il pellegrinaggio nel 1106 di Boemondo d’Antiochia, signore normanno imprigionato dagli infedeli e poi liberato 3 anni più tardi, a suo dire, per merito dell’intervento di san Leonardo, da lui invocato. Anche Riccardo cuor di leone si sarebbe recato a ringraziare il santo nel 1197, a seguito della sua liberazione dalle prigioni dell’Imperatore di Germania.’inizio del XII sec. sulla tomba di Leonardo fu eretta una grandiosa chiesa, divenuta ben preso meta di pellegrini, sucessivamente venne elavata a titolo di Basilica e Reale Collegiata; quando San Leonardo divenne compatrono della Francia. Le chiese in onore del santo si moltiplicarono anche in Italia, specie nel Meridione, ove il suo culto fu portato dai Normanni di Sicilia. La festa di Leonardo si celebra l 6 novembre, giorno della sua morte.divenne anche una delle tappe del cammino verso Santiago di Compostela, divenendo così a maggior ragione una meta di pellegrinaggio frequentatissima dai fedeli, in particolare da quelli dell’Europa centrorientale.sua venerazione si diffuse anche in Italia dove la sua popolarità ebbe un impulso anche grazie ai Normanni che ne introdussero il culto in Sicilia. Tuttora in Italia esistono 225 luoghi di culto.
È spesso rappresentato in abiti di monaco o di abate, talvolta con attibuti episcopali, ma sempre con delle catene e i ceppi, per la sua particolare protezione degli imprigionati o carcerati ingiustamente. Per estensione gli è stata attribuita la protezione dei fabbricanti di catene, fibbie, fermagli, cavalli e stalieri. Nella zona di Liegi in Belgio è patrono dei minatori, in Italia è patrono di Malgrate, Campobasso, Venezia, Cutro, San Giovanni Rotondo, Conegliano Veneto, Intimiano, Bevadoro, Offida, Tazzo, Mascali, Monte Rinaldo, Panza, Partinico, Vernio , Serradifalco, Villadose e Villanova Monteleone.
La sua intercessione viene invocata per i parti difficili, i mal di testa, le malattie dei bambini, le malattie del bestiame, la grandine, i banditi e anche per l’obesità. Dal 2005, la Collegiata di San Leonardo di Noblat, è patrimonio mondiale dell’umanità, prestigioso attibuto concesso dall’UNESCO.
A maggio 2016 è avvenuta l’Ostensione ( che avviene ogni sette anni ) delle spoglie di San Leonardo